Insegnare a studiare
tecniche e dinamiche del metodo di studio


 

La diffusa convinzione che sia sufficiente fare di più per fare meglio guida l'azione dell'insegnante nel tentativo di rimuovere il problema dell'insuccesso. Diagnosticati i bisogni, gli alunni, riuniti in piccoli gruppi, ripercorrono l'itinerario di apprendimento seguendo "vie alternative" più rispondenti alle esigenze individuali. Offrendo un supplemento di scuola si ritiene che lo studente possa colmare le carenze, migliorando, di conseguenza, le prestazioni. Quando le cause dell'insuccesso sono legate ad un determinato ambito del sapere, il recupero disciplinare può essere praticato con successo, infatti è possibile rimuovere gli ostacoli, compensando quello che non c'è. Se gli alunni in difficoltà hanno bisogno di più tempo rispetto ad altri, la presentazione di un percorso frazionato in piccoli segmenti, la diversificazione della proposta, il maggiore esercizio, compenseranno lo svantaggio.

Non sempre, tuttavia, il ricorso alle attività di recupero disciplinare è efficace, anzi moltiplicare le situazioni che hanno determinato il fallimento può essere dannoso. Come intervenire in questi casi? Quali cause sono all'origine del blocco? "Questo ragazzo non sa studiare, non ha un metodo di studio!" Quante volte nei consigli di classe o nei colloqui genitore/insegnante si indicano radici lontane per i problemi di apprendimento. "Ho letto tante volte la lezione, ma non ho capito niente!" " Ho studiato, le pagine sono tutte sottolineate, ma ora non ricordo niente!" Quante volte l'alunno appare disorientato perché la sua prestazione é negativa, nonostante l'impegno.

Nell'attuale organizzazione scolastica non si affronta in modo esplicito il problema della formazione di un metodo di studio, non vengono destinate energie e risorse specificamente rivolte alla costruzione di procedure idonee, non è previsto "un tempo" durante il quale riflettere su come ciascuno opera, allo scopo di sostituire cattive abitudini con comportamenti più funzionali. Di fatto ogni studente si organizza da solo, da autodidatta, "i bravi" riescono nell'impresa, " i dilettanti", invece, non sapranno mai perché ottengono risultati inferiori ai loro sforzi.

L'acquisizione dello strumento indispensabile per l'esercizio della professione studente non può essere affidata al caso, al contrario la scuola deve prevenire l'insorgere di "situazioni di mancanza" con interventi mirati alla costruzione di un "rituale" da attivare in occasione di qualunque attività finalizzata all'apprendimento.

 

× obiettivo finale

Divenire autonomi nell'affrontare situazioni nuove avendo acquisito consapevolezza dei processi di apprendimento e delle procedure da adottare nella lettura, comprensione, organizzazione, strutturazione delle informazioni sia di provenienza scolastica che extrascolastica

 

× obiettivi educativi

Essere motivati all'apprendimento permanente

Adattarsi a situazioni nuove

Eseguire prestazioni in modo autonomo

Applicare le conoscenze apprese fuori dall'ambito scolastico

Lavorare in equipe

Acquistare consapevolezza degli interessi e delle attitudini in funzione dell'autoorientamento

 

× obiettivi cognitivi

Organizzare il tempo secondo scadenze prefissate

Sapere ascoltare

Comprendere il significato espresso da un testo regolativo

Comprendere il significato globale espresso nei testi misti

Leggere per studiare un testo informativo espositivo

Formulare le idee semplicemente e con precisione

Formulare ipotesi

Risolvere problemi

 

× Risultati attesi

Individuare informazioni in base a criteri assegnati

Distinguere somiglianze e differenze

Distinguere i concetti fondamentali da quelli secondari

Gerarchizzare le informazioni in codici diversi

Produrre tabelle e mappe di sintesi

Confrontare e verbalizzare sintesi di tipologia differente

Distinguere le parole dai termini

Verificare il proprio apprendimento con gli strumenti offerti dalla tecnologia

Costruire domande/risposte relative ad un argomento

Svolgere il ruolo assegnato nei lavori di gruppo

Partecipare alle discussioni di gruppo e/o collettive con interventi spontanei

 

× Metodologie

Il lavoro educativo - didattico sul metodo di studio va attuato nei primi giorni dell'anno scolastico ed è rivolto a tutti gli alunni delle classi prime, seconde terze. Il tempo previsto per la realizzazione è di 10 ore per ciascuna classe.

Si procederà dapprima con un approccio globale così da inquadrare "tutto e subito" il problema. La tecnica del Brainstorming avrà lo scopo di rendere esplicito come ciascuno opera. La riflessione sulla propria e altrui esperienza di studio sarà ancorata alla realtà dello studente attraverso attività di role -plaing e il metodo Q. sort . Successivamente le informazioni fornite dal docente e l'analisi dettagliata delle variabili in gioco avranno la duplice valenza di coniugare

" sapere e saper fare". L'approccio operativo sarà, dunque, il fulcro di tutte le attività ed operazioni logiche previste e la via per giungere alla scoperta di tecniche e di strategie più produttive

Nei diversi momenti, attraverso i lavori di gruppo, sarà privilegiato l'approccio cooperativo così da potenziare i rapporti interpersonali, promuovere la collaborazione, facilitare lo scambio di conoscenze

 

Libri di testo

Materiale di consultazione in fotocopia

Tabelle di raccolta, catalogazione, analisi e comparazione dei dati

Audiocassette e registratore

Videocassette e videoregistratore

Mass media

Fotografie