IL DIARIO DI GRETE

di anonima viennese

 

Il diario di Grete è stato scritto da un’adolescente viennese appartenente alla buona borghesia , agli inizi del ‘900.

L’adolescenza è un periodo di crisi perché non si è sicuri del proprio ruolo nel mondo. L’insicurezza che è dentro ogni giovane, viene spinta all’esterno e gli altri sembrano gli antagonisti. Grete infatti vede nella sorella Dora la fonte dei suoi guai, per colpa di lei che è la più grande i genitori le proibiscono tante cose. Unica grande gioia è la sua amica Hella , a lei sola può confidare i suoi sentimenti e le sue sensazioni . E’ vero che ,crescendo , le ragazze si staccano dalla famiglia d’origine e si trovano invece più a loro agio con le amiche , alle quali si sentono più vicine.

In particolare nelle parole di Grete ho visto delineati molti dei problemi che abbiamo noi ragazze in questa fase della nostra vita come ad esempio quello di desiderare dei cambiamenti del nostro corpo che ci facciano diventare più attraenti. Grete non a caso mostra ostilità , sintomo di una certa invidia , per la sorella più grande che è in grado già di rendersi interessante ai giovanotti.

In queste pagine sono illustrate anche le difficoltà di rapporto con la madre e l’avvicinamento alla figura del padre.

I pensieri e le riflessioni di Grete mi sembrano così attuali che il diario , a parte alcune situazioni , sembra scritto da una di noi.

Borzì Francesca III B

 

12 luglio. Hella ed io scriviamo un diario: eravamo d 'accordo di tenere un diario

e di scrivere qualcosa tutti i giorni , appena fossimo entrate al ginnasio .

Anche Dora tiene un diario, ma diventa una furia quando lo guardo. Chiamo

Helene " Hella "e lei mi chiama "Rita "; Helene e Grete sono terribilmente volgari.

Dora ha cominciato a chiamare se stessa " Thea " ,ma io continuo a chiamarla

"Dora " . Dice che le bambine piccole (che saremmo io e Hella) non dovrebbero

tenere un diario. Dice che ci scriveranno solo un monte di sciocchezze. Non più

di quelle che scrivono lei e Lizzi.

15 luglio. Lizzi, la sorella di Hella, non è antipatica come Dora, anzi è sempre così gentile!

Oggi ci ha dato almeno dieci cioccolatini alla crema per ciascuna. E’ vero

che Hella mi dice spesso: - Tu non la conosci, non sai che belva è capace di essere.

Anche tua sorella di solito è molto gentile con me. - Certo è molto buffo il modo in

cui parla sempre di noi come delle " piccole ¯ e delle" bambine "; come se lei non

fosse mai stata una bambina, e anzi molto più piccola di quello che siamo noi. E

per di più noi adesso siamo esattamente identiche a lei. Lei è in quarta e noi in

prima .

Domani partiremo per Kaltenbach, in Tirolo. Sono molto eccitata. Hella è partita

oggi per la Bulgaria: va dai suoi zii, insieme a sua mamma e a Lizzi.

 

19 luglio. E’ troppo difficile scrivere qualcosa ogni giorno nelle vacanze.

Tutto è così nuovo e non si ha tempo di scrivere. Viviamo in una grande casa nella foresta.

Dora si è accaparrata la veranda sul davanti della casa per scriverci lei. Dietro casa ci

sono sciami di orrendi moscerini; tutto è nero di moscerini. Odio le mosche e tutte

le bestiole del genere, e non sopporterò di essere scacciata dalla veranda sul davanti .

Non lo permetto assolutamente. Inoltre ,papà ha detto: - Non litigate, bambine,

(bambina anche a lei!), e ha ragione. Lei si da tante arie perchè in ottobre compirà

quattordici anni. - Le verande sono di tutti, ha detto papà : e sempre molto giusto,

e non permette mai che Dora mi comandi; è la mamma che spesso dà dei vizi a

Dora. Oggi scrivo a Hella; lei non mi ha ancora scritto.

 

21 luglio. Hella mi ha scritto, quattro pagine, e una lettera così carina. Non so cosa

farei senza Hella. Forse verrà qui in agosto o forse andrò io a stare da lei. Credo

che preferirei andare io: mi piace fare lunghe visite. Papà ha detto: - vedremo, -

e questo significa che mi lascerà andare. Quando papà e mamma dicono " vedremo ",

questo significa "sì"; ma non vogliono dire "sì" perchè se poi succede qualcosa in

contrario possiamo lamentarci che hanno mantenuto la parola. Papà mi lascia fare

tutto quello che voglio, ma non così la mamma; però, se studierò regolarmente il

piano, forse mi darà il permesso. Adesso dobbiamo uscire per una passeggiata.

 

22 luglio. Hella ha scritto che devo assolutamente scrivere nel diario ogni giorno,

perchè bisogna mantenere le promesse, e abbiamo giurato di scrivere tutti i santi

giorni .

 

23 luglio. E’ una cosa spaventosa. Non si trova un attimo di tempo. Ieri, quando

volevo scrivere, nella stanza dovevano far le pulizie e sotto la pergola c'era Dora;

prima non avevo scritto neanche una parola, e nella veranda sul davanti tutti i miei

fogli volavano via. Scriviamo su fogli volanti: Hella pensa che sia meglio, perché

Così non c’è bisogno di strappar via delle pagine. Però ci siamo promesse di non

strappare nulla. Perchè dovremmo? Ad un'amica si può dire tutto: bell'amica,

altrimenti! Ieri, quando volevo andare sotto la pergola, Dora mi ha guardata con

aria feroce ,dicendo : - Ma cosa vuoi ? - Come se la pergola fosse sua, tal quale

la veranda che voleva tutta per se. E’ proprio odiosa.

Ieri pomeriggio siamo andati sul Kobler-Kogel. E’ stato bello.

Papà era allegrissimo, e abbiamo giocato a buttarci pigne. Era molto divertente.

Ne ho buttata una a Dora e l'ho colpita sul petto (lei se lo imbottisce) : ha lanciato

un urlo e io le ho detto forte che lì non poteva sentir niente. Andandosene mi ha

detto"verme!" , ma non me ne importa perché so che ha capito e che quello che

ho detto è vero. Mi piacerebbe sapere che cosa scrive nel suo diario.

La mamma non si sentiva bene ed è rimasta a casa.

 

7 agosto. C'è stata una gran scenata per via di Dora. Oswald ha detto a papà

che Dora al tennis fa la civetta e che lui non può sopportarlo. Papà è andato su tutte

le furie e ora non abbiamo più il permesso di andare al tennis. Più di tutto, Dora è

rimasta male perchè papà ha detto in faccia a me: - Questa marmocchietta di quattordici

anni già incoraggia i giovanotti a farle la corte. -

Aveva gli occhi rossi e gonfi e a cena non ha potuto mangiare niente

perchè aveva un terribile mal di testa ! Sappiamo tutto dei suoi mal di testa. Ma

Non capisco proprio perchè io non devo più andare al tennis.

 

8 agosto. Oswald ha detto che la colpa non era dello studente ma era solo di Dora;

ci credo senz'altro, quando penso a quella volta in treno. Con tutto questo, non

vogliono più mandare al tennis neanche io, benché abbia pregato e ripregato la

mamma di chiedere il permesso a me . La mamma ha risposto che non servirebbe

a nulla perché è troppo inquieto, e che non devo più passare giornate intere dai

W arth. Giornate intere! Quando mai ho passato una giornata intera a casa loro,

vorrei sapere? Certo, Quando ci sono andata ho dovuto fermarmi per lo meno a

colazione. Ma che c'entro io con gli affari di cuore di Dora? E' veramente assurdo.

Ma i grandi sono sempre così: Quando uno ha fatto qualcosa anche gli altri devono

andarci di mezzo.

 

9 agosto. Grazie al cielo mi lasciano andare ancora al tennis: ho pregato e ripregato

finché papà ha dato il permesso a me. Dora afferma che per nulla al mondo si

piegherà a pregare! In questi ultimi giorni recita la parte dell’invalida, non fa il bagno

e quando può sta a casa invece di uscire per la passeggiata. Vorrei sapere cos'ha addosso,

e quel che non capisco è come mai papà la lasci fare. Quanto alla mamma,

la vizia sempre: Dora è la sua preferita, specialmente quando Oswald non c ‘è.

Capirei che Oswald fosse il suo preferito, ma non Dora. Papà dice sempre che

genitori non hanno preferiti, ma trattano tutti i figli nello stesso modo. Questo è vero

per lui, anche se Dora dice che io sono la sua preferita; ma se lo sogna lei. A

Natale e nelle altre occasioni riceviamo gli stessi regali, e questa è la prova. Rosa

Plank riceve sempre regali almeno tre volte più grossi di quelli del resto della famiglia:

ecco cosa significa essere la preferita.

(da anonimo viennese, Diario di Grete, Feltrinelli, 1972)