C'ERA UNA VOLTA UNA GIOVANE FANCIULLA...

 

 

bimbcav2.jpg (28571 byte)

 

 

INTRODUZIONE

PRESENTAZIONE

       

 

LA PRINCIPESSA DI INFIMUS

                        LA STORIA                         

  IL COPIONE

 

 

INTRODUZIONE

Le figure femminili che appaiono nei libri per l'infanzia non solo incarnano le concezioni ed i valori dominanti nella cultura, ma addirittura propongono modelli superati dalla realtà sociale in atto.

Oggi le bambine vivono un vita dinamica e sportiva, ma nelle favole e nei racconti le fanciulle restano fragili ed indifese. Sotto accusa si ritrovano la letteratura per ragazzi ed i libri di testo usati nelle scuole elementari.

L'analisi delle fiabe più conosciute evidenzia la presenza di donne/bambine vanitose, unicamente interessate della loro bellezza, pronte a cacciarsi nei guai per la loro stupidità , ma salvate da un "lui" pronto al posto giusto ed al momento giusto; mancano del tutto le donne intelligenti, coraggiose, attive, leali.

Cappuccetto Rosso è la storia di una bambina incosciente, mandata da una madre irresponsabile nel bosco, la presenza provvidenziale del cacciatore salva nonna e nipote. Cenerentola è il prototipo delle virtù domestiche , liberata dalle grinfie della matrigna e delle sorellastre da un principe. Biancaneve è bella, ma senza altre virtù, imprudente accetta la mela che le viene offerta e muore, ma per fortuna arriva il Principe Azzurro ed anche lei sarà salva. Qualità superiori mostrano solo le fate, ma le loro capacità non derivano da doti personali , è il magico potere che le rende diverse.

In definitiva i modelli proposti dalla letteratura infantile rafforzano gli innumerevoli e concordi messaggi sociali, tanto più che i ragazzi si ritrovano in questi coetanei e finiscono con identificarsi con loro.

 

quadro19.jpg (11236 byte)

 

 

PRESENTAZIONE

Quest’anno, sia leggendo l’antologia che il libro di narrativa, ci siamo molto occupati della fiaba e abbiamo, insieme alla nostra insegnante, cercato di capire come funziona dal punto di vista della storia, quali sono le caratteristiche dei personaggi e quali formule, motivi o espressioni siano ricorrenti. Analizzando un certo numero di fiabe ci siamo soffermati poi sulle figure femminili che ci interessavano particolarmente visto che, nella nostra scuola, c’è un progetto dedicato alle "Pari opportunità". Facendo dei semplici confronti tra i protagonisti maschili e quelli femminili, abbiamo notato che essi hanno sicuramente degli elementi in comune: tutti sono coraggiosi, leali, solidali e, a volte, capaci di essere pazienti fino a quando questa virtù non viene premiata.  Gli eroi possono essere cercatori o vittime, ed è così infatti che i primi, principi o poveri, partono alla ricerca di qualcosa o di qualcuno affrontando pericoli di ogni tipo, mentre i secondi si accontentano di aspettare un premio per la loro bontà.

Tuttavia ci è sembrato di notare qualche differenza talvolta presente tra i gli uomini e le donne. Prima di tutto sono più ricorrenti nelle fiabe (soprattutto quelle non tradizionali, ma scritte da letterati) le figure femminili buone , dolci, pazienti e quindi piuttosto passive (cfr.Cenerentola, Biancaneve e così via), ma anche tra gli eroi e le eroine, armati di coraggio, a volte abbiamo notato che i primi, gli uomini, spesso intraprendono un’avventura per puro "spirito d’avventura", cioè per curiosità personale come in Giovannin senza paura, Mago Corpo-senza-anima o ne Il principe senza paura, mentre le eroine hanno sempre uno scopo ben preciso: salvare uno dei membri della famiglia, sorella, fratello, padre ecc., oppure riconquistare o conquistare l’uomo di cui sono innamorate. La donna è vista cioè sempre all’interno della famiglia e non come persona autonoma.

Dal momento che noi abbiamo non solo imparato a comprendere le fiabe, ma ne abbiamo scritte diverse, queste osservazioni ci hanno aiutato nella stesura di questi testi. Tra tutte le nostre fiabe, quella del nostro compagno Giuseppe ci è sembrata quella non solo scritta meglio, ma anche quella più vicina ai modelli che avevamo studiato. Infatti la protagonista, la principessa di Infimus, è una donna eccezionalmente capace di donarsi agli altri e di affrontare, per amore, terribili prove.

Insieme agli insegnanti di lettere ed educazione fisica abbiamo deciso di rappresentarla e, per far rivivere l’atmosfera incantata della fiaba, abbiamo voluto lasciare tutto al movimento del corpo e alla musica. Abbiamo quindi elaborato un copione e lo abbiamo rappresentato, servendoci di semplici costumi creati da noi, sotto gli occhi un po’ stupiti dei nostri genitori.

 

patern25.jpg (13454 byte)

 

IL COPIONE

LA PRINCIPESSA DI INFIMUS

 

PRIMA SCENA

INFIMUS

 

BUIO Musica

 

Entrano saltellando e facendo capriole i due giullari che si collocano ai lati della scena, di fronte agli spettatori.

Primo giullare: -C’era una volta una giovane fanciulla, che era la principessa di Infimus, il regno chiamato anche dei "sine crura" perché i suoi abitanti erano tutti bassissimi, anche più bassi dei nani. Questa principessa era sempre molto solidale con loro e molto ben voluta per la sua simpatia e per la sua inestimabile bontà d’animo -.

Mentre il giullare parla, entrano in scena gli abitanti di Infimus (che si muovono in ginocchio) e la principessa che cammina tra di loro mostrando affetto e disponibilità.

 

 

Musica

 

In scena entra Malvagitas che si colloca in un angolo in fondo, e fa mostra di lanciare un incantesimo verso il regno di Infimus. Tra gli abitanti infatti iniziano a manifestarsi i segni della pazzia e la principessa, in mezzo a loro, si dispera per trovare una soluzione. Nel frattempo:

 

Secondo giullare: - Un giorno però ella fu alle prese con una malattia che si diffuse nel suo regno ed era chiamata "Grave Morbo". Questa malattia causava un dolore alla testa che portava alla pazzia. "Tra un matto e l’altro", la principessa passò giorni e notti a scervellarsi per trovare una soluzione e poter così salvare non solo i suoi sudditi, ma anche la sua reputazione di principessa sensibile e premurosa -.

Malvagitas avanza verso Infimus e rivolgendosi alla principessa (terrorizzata) canta:

 

 

Principessa mia,

sono Malvagitas,

la più perfida che ci sia

e te porterò alla follia!

Preparati alla mia magia

e, per sempre, fuggirai via!

 

Malvagitas compie un secondo incantesimo e gli abitanti di Infimus cominciano a guarire e si rivolgono benevoli verso di lei allontanandosi dalla principessa che rimane sola. I sudditi così acclamano Malvagitas e scacciano la principessa che esce di scena. Nel frattempo:

 

Primo giullare: - Infatti con un abile incantesimo Malvagitas riuscì a guarire tutti gli gnomi, che, riconoscenti, la adorarono come una dea e non vollero più che la principessa rimanesse -.

 

BUIO

 

SECONDA SCENA

 

MAXIMUS

 

 

Secondo giullare: - Amareggiata, la fanciulla si allontanò dal suo regno e si diresse verso Maximus, il paese delle persone alte e con tre dita in più per ogni piede -.

Musica

La principessa cammina per le strade di Maximus e osserva le case bianche e nere, i fiori appassiti,

gli esseri viventi immobili. Nel frattempo:

 

Primo giullare: - Arrivata in questo paese, ella si accorse che esso era prigioniero di un incantesimo: i fiori erano appassiti, le case erano bianche e nere, mentre uomini e animali erano immobili -.

Entra, triste, il principe. La principessa gli si avvicina e gli parla, mostrando di essere disponibile ad aiutarlo. Nel frattempo:

 

Secondo giullare: - Dopo aver trascorso un periodo a Maximus, la principessa si innamorò del principe di quel regno e decise di aiutarlo. Egli le rivelò le tre prove che potevano sciogliere l’incantesimo -.

Il principe si allontana. Musica

La principessa , travestita da fiore, si muove cercando di attirare gli insetti.

Entrano infatti due farfalle che, svolazzando, si avvicinano alla principessa. Passando poi da lei ai fiori li fanno rifiorire. Nel frattempo:

 

Primo giullare: - La prima prova consisteva nel far rifiorire tutti i fiori che erano nel regno. Questa prova per la principessa non fu molto difficile. Data la sua altezza ella si travestì da fiore bello, profumato e soprattutto dai colori molto vivaci. Così gli insetti si poggiarono su di lei e il suo polline, volando tutto intorno, restituì la vita agli altri fiori -.

Musica

La principessa si muove tra le case bianche e nere e dona loro il colore. Nel frattempo:

 

Secondo giullare: - La seconda prova consisteva nel restituire i colori a tutte le case del regno, in quanto, dopo l’incantesimo, erano diventate bianche e nere. La principessa con il suo amore, con i suoi canti, suonando l’organo e ballando riuscì a far ritornare i colori dell’arcobaleno su tutto il regno -.

Musica

Sulla scena abitanti e animali sono ancora immobili. la principessa si muove tra di essi.

 

Primo giullare: - La terza prova fu la più difficile in quanto la principessa doveva pronunciare, le parole giuste rivolgendosi al Mago che aveva lanciato l’incantesimo sul regno. Se la prova fosse riuscita, la principessa avrebbe potuto esprimere tanti desideri, ma se avesse fallito sarebbe lei stessa diventata di marmo -.

Musica

La principessa si rivolge al Mago (fuori scena) e pronunzia le parole giuste. A questo punto riprendono vita le persone e gli animali.

 

Secondo giullare: - La principessa allora disse: "Ti darò tutta me stessa perché non ti manchi niente!". A queste parole tutto ciò che era di marmo iniziò a riprendere vita e movimento -

BUIO

 

patern19.jpg (8295 byte)

 

TERZA SCENA

 

INFIMUS

Musica

 

Malvagitas viene scacciata dagli abitanti di Infimus che si alzano in piedi e diventano di statura normale. Nel frattempo:

 

Primo giullare: - La principessa chiese quindi che Malvagitas ritornasse al luogo dal quale era venuta e che fosse privata dei suoi poteri malefici. Chiese anche che i suoi sudditi avessero una statura normale -.

 

 

MAXIMUS

Musica

 

Gli abitanti di Infimus entrano e si muovono allegramente insieme a quelli di Maximus. Nel frattempo:

 

Secondo giullare: - La principessa chiese infine che il suo popolo e quello di Maximus si fondessero in un unico regno -.

 

Entrano il principe e la principessa che si abbracciano. Nel frattempo:

Primo giullare: - Per magia la principessa diventò un palmo più alta e il principe tre palmi più basso -.

Secondo giullare: - Così si sposarono e formarono una coppia meravigliosa che visse felice e contenta -.

 

disegn1.jpg (180156 byte)

 

LA STORIA

LA PRINCIPESSA DI INFIMUS

C'era una volta una giovane fanciulla, che era la principessa di Infimus, chiamato anche il regno dei "Sine Crura", poiché i suoi abitanti erano tutti bassissimi, anche più bassi dei nani.

Questa principessa era sempre molto solidale loro e molto ben voluta per la sua simpatia e per la sua inestimabile bontà d’animo.

Un giorno, però, fu alle prese con una malattia che si diffuse nel suo regno ed era chiamata "Grave Morbo". Questa malattia causava un dolore alla testa che portava alla pazzia.

"Tra un matto e l'altro", la principessa passò giorni e notti a scervellarsi per trovare una soluzione e poter così salvare non solo i suoi sudditi, ma anche la sua reputazione di principessa sensibile e premurosa.

Un giorno, però, nel regno arrivò una donna che aveva solo tre capelli e sette denti. Ella entrò nel paese cantando: Principessa mia,

sono Malvagitas,

la più perfida che ci sia

e te porterò alla follia!

Preparati alla mia magia

e, per sempre, fuggirai via!

 

Infatti, con un abile incantesimo Malvagitas riuscì a guarire tutti gli gnomi i quali furono così riconoscenti che la adorarono come una dea.

In realtà Malvagitas aveva aiutato gli gnomi solo per carpire la loro fiducia e impossessarsi di Infimus. Fu così che essi infatti non vollero più che la loro principessa rimanesse .

Amareggiata la fanciulla si allontanò dal suo regno e si diresse verso Maximus, il paese delle persone alte e con tre dita in più per ogni piede. Arrivata in questo paese, si accorse che esso era prigioniero di un incantesimo: tutti i fiori erano appassiti, tutte le case erano nere e bianche e tutti gli abitanti erano tristi.

La principessa, dopo aver trascorso un periodo a Maximus, si innamorò del principe e decise di aiutarlo. Egli le rivelò le tre prove che potevano sciogliere l’ incantesimo.

La prima prova consisteva nel far rifiorire tutti i fiori che vi erano nel regno. Questa prova, per la principessa, non fu molto difficile. Data la sua altezza ella si travestì da fiore bello, profumato e soprattutto dai colori molto vivaci. Così gli insetti si poggiavano su di lei e il suo polline, volando tutto intorno, restituì la vita agli altri fiori.

La seconda prova consisteva nel restituire i colori a tutte le case del regno, in quanto, dopo l’incantesimo, tutto era diventato bianco e nero. La principessa, con il suo amore, con i suoi canti; suonando l’organo e ballando riuscì a far ritornare i colori dell'arcobaleno su tutto il regno.

La terza prova fu la più difficile, in quanto la principessa doveva recarsi in un castello incantato dove si trovava un vecchio stregone che custodiva un fiore magico e doveva pronunciare le parole giuste, altrimenti sarebbe diventata di marmo. Se la prova però fosse riuscita, la principessa avrebbe potuto esprimere tanti desideri.

La principessa allora disse :" Ti darò tutta me stessa, perché non ti manchi niente". A queste parole tutto ciò che era di marmo iniziò a riprendere vita e movimento.

La principessa domandò al fiore magico che fossero esauditi questi desideri: che Malvagitas ritornasse al luogo di provenienza e non possedesse più i poteri malvagi. Inoltre chiese che il suo popolo, e quello di Maximus , si fondessero in un unico regno e che i suoi sudditi fossero di statura normale.

Superata l’ ultima prova, la principessa ritornò al regno di Maximus che non era più incantato, ma pieno di vita e di allegria. Per magia ella diventò un palmo più alta e il principe tre palmi più basso, così si sposarono e formarono una coppia meravigliosa che visse felice e contenta.

Serafica Giuseppe

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Jun16_23.jpg (19962 byte)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Jun16_24.jpg (23130 byte)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Jun16_25.jpg (23288 byte)