IO SONO AMBIENTE 2023 – Gemellaggio Miramare-Ciclopi: un percorso da Nord a Sud del Mediterraneo
Un grande monte scuro e un mare immenso puntinato di scogli neri: questo è il paesaggio di fronte al quale si sono ritrovati gli studenti triestini poco prima di atterrare a Catania. Un paesaggio nuovo, inaspettato, tanto diverso a quello a cui sono abituati; in comune tra le due città agli estremi della penisola, il mare. E proprio il Mediterraneo è stato il denominatore comune su cui si è basato il gemellaggio tra i due istituti comprensivi a Nord e a Sud del Mare Nostrum. Il progetto interministeriale, promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e dal Ministero dell’Università e della Ricerca, ha coinvolto gli studenti dell’Istituto comprensivo “Dusmet” di Nicolosi, in provincia di Catania e quelli dell’Istituto comprensivo Valmaura – Caprin di Trieste, che hanno avuto l’opportunità di partecipare a un programma che mette al centro la salvaguardia dell’ambiente e in particolare dell’habitat marino che accomuna le due città costiere. Sono stati coinvolti gli alunni delle classi terze e, in particolare, sono stati selezionati 30 studenti tra i più meritevoli. Obiettivo del progetto è stato quello di far conoscere ai ragazzi e ai docenti accompagnatori l’importanza della protezione della biodiversità marina attraverso il coinvolgimento dell’AMP “Isole Ciclopi” (Catania), l’AMP “Miramare” (Triste) e delle Associazioni ambientaliste “Marecamp” ,“Legambiente Circolo Etneo” e “WWF”.
Prima tappa: da Trieste a Catania
La prima parte del progetto si è svolta dal 25 al 28 settembre a Catania. I ragazzi dell’I.C.S. Valmaura – G. Caprin – Trieste (TS), accompagnati dai docenti Dario Gasparo e Rocco Albanese e da un’esperta biologa marina, la dott.ssa Federica Piazza, appena arrivati a Catania sono stati accolti dagli studenti dell’I.C. “Dusmet” Nicolosi e dalle docenti Elisa Maugeri ed Emanuela Caudullo presso la Vecchia Dogana. Ospiti degli Studi TRM-FUTURA TV, i ragazzi sono stati protagonisti di un’intervista relativa al gemellaggio che ha unito le due scuole per un’esperienza che ha al centro il mare, la salvaguardia ambientale e non solo. Con il supporto delle AMP e delle Associazioni su citate, sono state esposte le finalità del progetto. Fulcro della conversazione sono state le peculiarità dei territori coinvolti e soprattutto il Mare Nostrum, filo rosso di tutta l’esperienza.
Un programma ricco di appuntamenti e momenti entusiasmanti ha visto la partecipazione dei ragazzi arrivati da Trieste e dei ragazzi ospitanti della scuola Dusmet di Nicolosi. È stato davvero suggestivo, per gli alunni e i loro docenti accompagnatori, osservare i fondali marini dell’A.M.P. “Isole Ciclopi” a bordo di un battello dal fondo trasparente, che ha permesso loro di ammirare la flora e la fauna che popolano i diversi tipi di fondali. Pur non essendo subacquei provetti, muniti di maschere e pinne e in completa sicurezza, gli alunni hanno potuto fare snorkeling, accompagnati dagli esperti che li hanno condotti attraverso paesaggi marini davvero inaspettati. I ragazzi si sono confrontati con attività tecniche tipiche del lavoro del biologo marino cimentandosi nell’osservazione al microscopio di numerosi microrganismi come, ad esempio, meduse, larve, molluschi, crostacei, guidati dal dott. Riccardo Strada direttore dell’AMP “Isole Ciclopi” coadiuvato da Maria Luisa Spina. Il ricco programma ha consentito agli studenti di indossare per qualche ora i panni del cetologo e, sotto la guida della dott.ssa Clara Monaco, esperta biologa marina e del dott. Dario Garofalo, presidente di Marecamp, andare alla ricerca di delfini e tartarughe marine con l’ausilio di binocoli, Gps, schede di riconoscimento, schede per la raccolta dei dati ambientali.
L’apprendimento di nuove conoscenze rispetto alla flora e alla fauna marina non è stato l’unico risultato di questo gemellaggio tra scuole. I ragazzi catanesi, con orgoglio, hanno potuto mostrare la loro scuola ai compagni di Trieste. L’accoglienza è stata una vera e propria festa a base di sorrisi, scambi e specialità siciliane. Grazie a questo progetto, oltre alla consapevolezza delle peculiarità dell’ambiente nel quale vivono, gli studenti hanno potuto anche costruire nuove relazioni e legami.
Conoscere le peculiarità del territorio: Catania e l’Etna
Non solo mare si diceva: altrettanto interessante è stato riconoscere le tipicità che rendono unici i due territori costieri. Perla della Sicilia è chiaramente l’Etna. Accompagnati dagli insegnanti di Nicolosi e di Trieste e da due guide naturalistiche, Giuseppe Terranova e Martina Agata Giliberto, i ragazzi hanno percorso il sentiero che conduce da Monte Concilio (quota 1220m) a Monte Gemmellaro (quota 1529 m s.l.m.). L’escursione ha permesso di osservare un paesaggio caratterizzato da alberi da frutto, querce e castagni e via via, proseguendo verso la cima del vulcano, da vegetazione spontanea, in parte pini, abeti e pioppi tremuli piantati dalla forestale. Le ginestre colonizzano la colata del 1892 dei Monti Silvestri e, salendo ancor più di quota ci si trova di fronte al paesaggio lunare tipico del vulcano, tanto familiare per i ragazzi di Nicolosi, quanto sconosciuto e sorprendente per gli ospiti triestini.
Seconda tappa: da Catania a Trieste
Dal 5 al 7 di ottobre gli studenti dell’I.C. Dusmet si sono recati a Trieste.
Anche in questo caso l’accoglienza è stata una vera festa durante la quale gli alunni dell’I.C.S. Valmaura – G. Caprin assieme ai professori hanno accolto gli ospiti nell’aula a cielo aperto e offerto la tipica Pinza triestina.
Durante il soggiorno nella città friulana gli alunni e i docenti hanno avuto la possibilità e il piacere di visitare l’AMP di Miramare, ospitata nell’ala destra delle ex scuderie del Castello di Miramare, un’oasi di biodiversità marina alle porte della città di Trieste e ai piedi del Parco e del Castello di Miramare, cuore di una Riserva di Biosfera riconosciuta dall’UNESCO. I ragazzi sono stati guidati dallo staff di biologi e naturalisti del WWF, dott. Marco Paparot e dott.ssa Federica Piazza, alla scoperta della città di Trieste, del suo mare e delle sue caratteristiche tipiche. Il soggiorno è stato una vera e propria esperienza immersiva alla scoperta dell’ambiente marino e della ricca biodiversità di habitat e di specie, animali e vegetali, che contraddistingue il nostro mare. La visita al Bioma, un museo allestito con ricostruzioni dei vari ambienti presenti nel Golfo di Trieste e nell’Area Marina Protetta di Miramare, ha dato l’opportunità ai ragazzi di ascoltare con grande stupore i suoni del mare, ammirare lo spettacolare fenomeno della bioluminescenza e attraversare un tunnel sottomarino di notte. A Trieste il focus è stato spostato sulla protezione dell’ambiente marino e sulla piaga dell’inquinamento da microplastiche. Al primo piano del museo, un terribile vortice di plastica ha introdotto il tema dell’impatto che le attività umane hanno sull’ambiente marino. In un’escursione a mare, gli studenti hanno eseguito un campionamento di fango del fondale e delle microplastiche che vi sono depositate. L’analisi dei campioni in laboratorio ha messo in evidenza l’abbondanza di microplastiche presenti nei nostri mari e ha fornito ai ragazzi l’occasione per interrogarsi sulle possibili soluzioni da attuare per arginare un problema che mette a rischio tutto l’habitat marino.
Lo snorkeling alla scoperta del mondo sommerso dell’Area Marina Protetta di Miramare è stata un’attività divertente e costruttiva, durante la quale gli esperti hanno illustrato regole e gesti utili durante le immersioni in caso di necessità, e i ragazzi hanno potuto osservare, lungo il percorso che si snoda sotto il castello di Miramare, pesci, spugne e piante nascoste tra le insenature.
Conoscere le peculiarità del territorio: il Monte Stena e la “Grotta dei pipistrelli”
L’ultimo giorno di attività è stata dedicata alla scoperta del territorio triestino. I ragazzi sono stati impegnati in un’escursione presso la cosiddetta “Grotta dei pipistrelli”, situata sul versante settentrionale della Val Rosandra, che ha permesso loro di rimanere affascinati da un ambiente insolito e di superare con coraggio gli iniziali timori dovuti alla morfologia del luogo. Dopo la visita alla grotta, gli studenti hanno proseguito verso il Monte Stena, un’altura battuta dal vento e, per questo motivo, quasi priva di vegetazione ad alto fusto, splendido esempio di landa carsica. Un panorama mozzafiato mostra un alternarsi di strapiombi e boschetti, il torrente Rosandra e il confine del nostro Paese con la Slovenia e anche una parte della Croazia.
Conclusioni
Io sono Ambiente: un progetto che ha permesso agli studenti di sperimentare sul campo (learning by doing) scoprendo il potere del “fare per imparare”. Questa metodologia inclusiva ha coinvolto tutti gli alunni, indistintamente, e ha avuto un valore didattico superiore rispetto alla didattica tradizionale: azione e teoria sono state un connubio vincente per l’apprendimento, attraverso il fare gli allievi hanno vissuto un’esperienza diretta con l’ambiente marino e le sue risorse.
I ragazzi coinvolti nel progetto hanno avuto l’opportunità di conoscere a fondo i segreti del Mediterraneo e affinare la propria sensibilità nei confronti del territorio nel quale vivono. Inoltre, hanno avuto la possibilità di confrontarsi e divulgare delle buone pratiche per la salvaguardia dell’ambiente, orientate all’assunzione di comportamenti eco-sostenibili e relative alla tutela delle risorse marine, condividendo con i compagni l’esperienza vissuta sul campo, con la consapevolezza che prendersi cura dell’ambiente vuol dire prendersi cura del proprio futuro.
Un particolare ringraziamento alla prof.ssa Maria Nicolosi, dirigente dell’I.C.S.”G.B. Dusmet” Nicolosi scuola capofila, che ha creduto fermamente nella realizzazione di questo progetto condividendo l’esperienza formativa con i suoi alunni, fiduciosa che gli esiti positivi conseguiti offriranno benefici e vantaggi diretti a tutti gli attori e fruitori dell’azione didattico-educativa.
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Prima tappa: da Trieste a Catania
Conoscere le peculiarità del territorio: Catania e l’Etna
Seconda tappa: da Catania a Trieste
Conoscere le peculiarità del territorio: il Monte Stena e la “Grotta dei pipistrelli”