Ultima modifica: 20 Settembre 2017

L’Etna

L’Etna, il maggiore vulcano attivo d’Europa, si estende su una superficie di circa 1600 km² e raggiunge, in corrispondenza dei crateri sommitali, un’altitudine di 3350 metri circa. Esso sorge nella parte nord-orientale della Sicilia, in prossimità della costa, all’estremo margine meridionale dei Peloritani e dei Nebrodi, cioè in un’area molto vicina alla zona di collisione tra la placca euroasiatica a nord e quella africana a sud. In quest’area, si incrociano sistemi di fratture della crosta terrestre (dovute, come si sa, alla spinta di lentissime ma possenti correnti del materiale viscoso e incandescente, il magma, che compone il mantello, cioè quello strato del nostro pianeta sottostante la litosfera, di cui la crosta costituisce la parte superficiale) di importanza regionale, quali il sistema Ibleo-Maltese, che si estende in direzione sud-sud-est, e quello che si estende in direzione nord-nord-est, lungo la linea costiera compresa tra Taormina e Messina.

BREVE DESCRIZIONE DEL VULCANO

All’inizio dell’epoca quaternaria , circa un milione di anni fa, l’Etna non esisteva. Allora, la regione ove esso sorge era occupata dalle acque di un vasto golfo. In seguito, grandi eruzioni sottomarine colmarono man mano tale golfo. L’accumularsi di questo materiale eruttivo formò il basamento del vulcano. La grande quantità di materiale che in seguito a successive eruzioni si andò via via accumulando su tale basamento formò l’imponente montagna dell’Etna. Se la si osserva da lontano, essa si mostra come un monte gigantesco dalla forma quasi perfettamente conica.
Il suo aspetto reale, però, è ben diverso: infatti, il vulcano, al di sopra dei 2590 metri di altezza, perde la sua forma conica regolare, poiché a questa quota esso è troncato da un altipiano sul quale si innalza il cono terminale; inoltre, accanto al grande cono centrale, l’Etna conta parecchie centinaia di coni minori, i coni “avventizi”, i quali possono essere generati dai seguenti tipi di eruzioni: subterminali, quando l’attività effusiva avviene sui fianchi del vulcano, ad una certa distanza dai crateri sommitali, in cui ha luogo l’attività esplosiva;laterali, quelle che, determinate da una fessura eruttiva o da un sistema di fessure che si aprono sui fianchi del vulcano, possono avere luogo anche a quote molto basse;eccentriche, quelle che si verificano quando il magma risale attraverso un condotto indipendente da quello del cratere centrale, e quindi anch’esse, come le precedenti, possono originarsi a quote molto basse

ISTITUZIONE DEL PARCO

Dopo varie richieste da parte degli ambientalisti affinché venissero istituite in Sicilia alcune aree protette, finalmente, nel 1981 con una legge del Parlamento Siciliano fu prevista  e fu istituita la riserva dello zingaro.Con la stessa legge furono previste altre 19 riserve e furono approvate delle norme di salvaguardia di quell’area che poi, sarebbe diventata il  «Parco dell’Etna». L’istituzione del parco è avvenuta nel 1987 grazie all’azione di un Commissario ad acta che , in riconoscimento del lavoro svolto , è stato nominato Presidente dell’Ente Parco

La sua istituzione, avvenuta nel 1987, è il riconoscimento degli sforzi compiuti negli anni passati da numerosi studiosi, appassionati estimatori di questa porzione di territorio siciliano, storicamente conosciuto come “Gebel”, ” ‘a Muntagna”, cioè la montagna per eccellenza.